giovedì 23 dicembre 2010

Fuori.TV su Redattore Sociale

Redattore Sociale dà spazio al video reportage di Fuori.tv e alla difficile situazione dell'insegnamento della lingua italiana agli stranieri:

"Il Centro territoriale permanente di Modena, con il 60% in meno di docenti, non riuscirà a organizzare per tutti i corsi di italiano previsti per ottenere la carta di soggiorno.
MODENA – Sono circa 2.000 i migranti che, nel 2011, dovranno sostenere l’esame di italiano obbligatorio per ottenere la carta di soggiorno, ma visti i tagli dei fondi destinati alla formazione per adulti saranno molto pochi gli stranieri che potranno frequentare corsi gratuiti. Si parla, infatti, di una riduzione di circa il 60% degli insegnanti nei Centri di formazione per stranieri. È questo il dato che emerge dalla video-inchiesta “Non tagliateci la lingua”, realizzata da Fuori.tv, la televisione online che trasmette in provincia di Modena.


“Quest’anno gli insegnanti del Centro di formazione per gli adulti di Modena sono meno della metà di quelli del 2009 – racconta Carlotta Vandini di Fuori.tv – e nonostante il provveditore ci abbia detto che i centri hanno abbastanza fondi per proseguire l’attività, le testimonianze degli insegnanti che abbiamo raccolto a giugno erano di segno opposto”. Gli insegnanti lamentano grosse difficoltà a organizzare corsi per tutti i migranti che fanno domanda: una situazione molto grave visto che dal 9 dicembre essere in possesso di una certificazione della lingua italiana a livello A2 è un prerequisito fondamentale per ottenere la carta di soggiorno. “Dopo anni di formazione per adulti, soprattutto migranti – prosegue Vandini – la maggior parte degli insegnanti sono stati trasferiti e ora lavorano nelle scuole elementari oppure in carcere”. 

Proprio l’obbligatorietà del test di italiano ha spinto i giornalisti di Fuori.tv a occuparsi nuovamente della questione. Ne è nato un reportage sulle realtà che si occupano di formazione linguistica sul territorio della provincia che uscirà a gennaio 2011. “Abbiamo cercato le esperienze positive sul territorio – spiega Vandini – e abbiamo scoperto che il Terzo settore supplisce alle carenze dello Stato: sembra che a livello nazionale non si comprenda l’enorme valore che la conoscenza della lingua ha nel processo di integrazione, quindi i corsi che esistono vengono per la maggior parte finanziati dai privati”. Un esempio è quello di Confindustria Modena che promuove nelle scuole pubbliche della provincia corsi di lingua per fare in modo che gli studenti siano futuri lavoratori preparati e competenti.

L’inchiesta che uscirà a gennaio è solo l’ultimo di una serie di lavori realizzato da Fuori.tv, una web tv nata 3 anni fa dall’idea di un gruppo di giornalisti professionisti modenesi, “per dare visibilità e approfondire tutto ciò che solitamente viene ignorato dai format televisivi, troppo spesso realizzati per inseguire share e audience, attraverso programmi puramente commerciali” racconta Vandini. La web tv modenese fa parte della Femi, la rete nazionale che raccoglie più di 100 web tv italiane che, lo scorso 4 dicembre, ha premiato Fuori.tv come miglior web tv di inchiesta 2010"
Alberto Tetta
Redattore Sociale 13 dicembre 2010

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